I FUNERALI DI ZIO ALBERT
i funerali di zio Albert
In verità non la conoscevo molto bene, l’avevo vista solamente una volta, al mio matrimonio, con zio Albert: due vecchietti deliziosi, rosei e sorridenti, fuori dal mondo e fuori dal tempo;
comunque, anche se li conoscevo appena, mi stavano aspettando, le istruzioni erano semplici: passare da Hèdiard, alla Madeleine per comprare qualche vasetto di gelatina di guayabo, di cui zia Susanne era ghiotta, quindi prendere il treno alla stazione del Nord fino a Persan-Beaumont, cambiare per prendere quello in direzione di Beauvais e scendere a Meru, da lì prendere l’autobus per Anserville, la città delle anatre, prima casa a destra, un po’ prima del paese.
E cosi fu:
La piazza della Maddalena è una grande piazza posta in giro ad una chiesa enorme travestita da tempio greco-romano, in giro alla piazza c’è Parigi.
Il negozio di drogheria ( épicerie fine ) si trovava da un lato della piazza, di fronte al suo concorrente, dall’altro lato della piazza: venti minuti di marcia per trovarlo..
-Ma certo signore nel reparto marmellate, proprio in fondo al negozio.
Uno spettacolo straordinario: cinque metri per dieci di scaffali pieni di marmellate, gelatine e
confetture di frutti mai sentiti (di cui non conoscevo neppure l’esistenza), cercai con gli occhi se per caso potessi trovare guayabo, mi venne un dubbio: esisterà? Esisteva e proprio in gelatina.
Il treno aveva solo tre vagoni ed era praticamente vuoto, ma si fermava a tutte le stazioni, cioè ogni trecento metri, era un po’ noioso ma permetteva di vedere il paesaggio con calma: casette di periferia, casupole di periferia e talvolta casoni di periferia.
Qualcuna malandata o addirittura scalcinata altre decorate con pezzi di piatti rotti, piastrelle rotte, bottiglie rotte, ogni tanto con originalissimi Biancaneve con o senza nani o con la venere del Botticelli che inciampa nel mini praticello dinnanzi alla casa.
...continua